Musicista, scrittrice…ciclista
Mail: viviana.marconi@gmail.com
Siti: Hall Saxophone Quartet / KORADAN
FB: Viviana Marconi
Nasco a Roma, (un tot di anni fa, ormai) e ci vivo per un bel po’ finché riesco a “fuggire” da una città tanto bella quanto confusionaria. Sì, perché Roma è bellissima, quando non si deve timbrare il cartellino o si deve uscire due ore prima del previsto per andare dall’altra parte della città.
Così sono approdata a Castenaso, dove ho un punto di appoggio, per cui il mio è stato un salto calibrato e preciso, poco avventuroso, piuttosto funzionale, ma direi ben riuscito.
Penso e respiro musica 48 ore al giorno (avete letto bene).
Ho frequentato per 7 anni il conservatorio “A.Casella” dell’Aquila studiando Saxofono classico, insieme all’università “La Sapienza” di Roma, nella facoltà di Lettere con indirizzo in Storia della Musica e poi, ancora un biennio di Saxofono al conservatorio “Santa Cecilia” di Roma, visto che c’è sempre da imparare.
Suono da oltre 15 anni in un quartetto di Saxofoni
con il quale affrontiamo il repertorio originale e le trascrizioni
e abbiamo inciso un CD “Traveling sax”.
Mi sono esibita in concerti con il pianoforte, in orchestre di fiati, da sola con il mio sax; ho frequentato diverse Masterclasses con i più grandi musicisti. Ho avuto l’occasione di insegnare privatamente e presso associazioni Saxofono e altre materie musicali, mi sono esibita in TV e collaboro con un gruppo di musica etnica (www.koradan.com) che ha vinto il Buskers Festival di Ferrara nel 2018.
Ho pubblicato due libri nel settore musicale (“Musica e Regime”, 2007 – “Il saxofono al Santa Cecilia” 2014) e avrei voglia di pubblicarne altri, anche di natura diversa. Ho avuto un paio di riconoscimenti in un premio per la critica musicale e pubblicato diversi articoli. Ho imparato ad accordare il pianoforte e ogni tanto, se ho l’occasione ne accordo uno. Giusto per non annoiarmi.
Nel 2007 ho inventato un progetto di divulgazione musicale, organizzando a Roma delle escursioni musicali/cinematografiche, assieme a una guida, per illustrare opere, composizioni e film che trovano in Roma il loro set naturale. Il primo è stato “La Tosca nei luoghi della Tosca” e poi hanno fatto seguito escursioni sulle opere di Rossini, Mascagni, su autori come Lizt e sui film di Fellini, Magni o Germi. Spero di poter portare questo progetto anche a Bologna, ci sarebbe tanto di cui parlare. A volte ho organizzato incontri di storia della musica che ho chiamato “I tè operistici” a cui hanno partecipato persone che di solito non seguono l’opera e che poi sono andate a vederla!
Ovviamente non potevo non prendere contatti con le realtà musicali emiliane e mi sono inserita all’Orchestra di fiati Ci.Me.Bo. suonando con loro in alcuni concerti e mi sono “impicciata“ delle realtà musicali locali (leggasi ocarine). Poi, visto che nella musica si è sempre
artigiani pronti a imparare, ho ripreso a studiare armonia per composizione, per capire qualcosa in più delle partiture che mi trovo davanti.
Il 5 giugno 2021 il primo concerto a Castenaso, si spera non l’ultimo, all’interno della rassegna pittorica figurativa di “Castenaso, città latente”.
Insomma, chi più ne ha più ne metta. Tutto questo avendo un altro lavoro, ahimè, perché la musica e la cultura in Italia non pagano, ma prima o poi sarò libera di fare solo questo. Succederà.
Certamente è lunga anche la lista dei miei interessi, come dubitarne: viaggiare in primis, ovunque la curiosità mi porti, anche solo a bordo delle pagine di un libro; qualche scatto di fotografica, il teatro, la lettura, le visite culturali, l’enigmistica, le camminate in montagna e sicuramente la bicicletta, altrimenti non sarei qui.
La bici, che sia muscolare, elettrica, pieghevole, gravel, da corsa, purché abbia due o tre ruote, anche di misura diseguale, non mi interessa: per me pedalare è uno stile di vita. Se lo era in una città come Roma, in cui i più pensavano che io fossi matta a usarla per andare a lavoro (e i pazzi erano invece gli altri), a maggior ragione lo è qui in Emilia.
Ho cercato un gruppo che amasse andare in bicicletta per il piacere di farlo e, proprio in virtù di questo, mi sono unita al gruppo di sviluppo della ciclovia per provare a scrivere un libro che racconti il territorio dal punto di vista di una ciclista che ci pedala dentro. Riuscirà una romana nell’intento? Ai posteri l’ardua sentenza.
Comunque, ogni volta che passa una bicicletta che attrae la mia attenzione, quello che mi viene sempre da pensare è una parola sola: POESIA